FORTE DEI MARMI. I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Marina Staccioli, Giovanni Donzelli e Paolo Marcheschi hanno ricevuto risposta alla loro interrogazione in merito alla situazione del distretto sanitario della Caranna, a Forte dei Marmi, svuotato dei suoi servizi a favore del presidio della Croce Verde. “Il primo dato che salta agli occhi nella risposta che ci viene data è che, come avevamo previsto, il numero di prelievi mensili dopo lo spostamento è calato di quasi il 50% – affermano i consiglieri – questo a causa delle difficoltà di accesso alla struttura della Croce Verde: centrale, con parcheggi a pagamento e con l’accettazione al primo piano, cosa che ne rende farraginoso l’accesso ai disabili”. “Nel documento però, a firma del direttore generale d’AUSL 12 Baldacchini, ci si è guardati bene dal rispondere quanti sono stati i prelievi della Croce Bianca di Querceta dopo la chiusura della Caranna – proseguono – se come pensiamo sono aumentati, sarebbe la dimostrazione che molti preferiscono recarsi a Querceta anziché alla Croce Verde, e questo basterebbe a far capire a Buratti di aver scelto contro gli interessi dei fortemarmini”.

La responsabilità del trasferimento? Il documento fattoci pervenire parla chiaro: è dei medici di medicina generale del comune di Forte dei Marmi, che hanno rifiutato di trasferire i loro ambulatori alla Caranna preferendo il presidio della Croce Verde – rivela Marina Staccioli – adesso resta da capire che fine faranno fare al presidio della Caranna, realizzato con fondi pubblici, visto che la Casa della Salute è di stanza alla Croce Verde. Una cosa è certa, Buratti ha preferito tutelare gli interessi del presidente della Società della Salute, Ettore Neri, sindaco di Seravezza, anziché quelli dei suoi cittadini”.

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